Rileggo le mie impressioni di undici anni fa, “In viaggio”.  Ero all’inizio del mio incontro con la pratica. Tanti anni sono passati ora. Sono finalmente arrivato alla mia meta e il viaggio si è concluso? Posso togliere la polvere dai miei piedi e finalmente riposare? No. Non sono arrivato. Dopo più di un decennio sono ancora in cammino. Davanti a me vi è ancora un erto sentiero e casa non si vede ancora. Ho capito che dopo ogni svolta ce n’è un’altra, che dopo ogni cima faticosamente raggiunta c’è un’altra valle da esplorare e nuove salite da affrontare. Questo viaggio non finisce. Non finisce mai. Rispetto al principiante di allora ho migliorato tante cose. La memoria del mio corpo è stata plasmata, i sensi si sono acuiti. Ho imparato ad intuire gli accordi e le armonie di movimenti che fanno risuonare il corpo nel suo centro misterioso. Dico “intuire” e non “sentire” perché i momenti di comprensione sono come stelle cadenti in un cielo estivo. All’improvviso e quando non te l’aspetti, squarciano il cielo. E non fai tempo ad afferrarne la visione che già è trascorsa. Una breve impressione nei tuoi occhi. Eppure, l’hai vista e sai che se perseverai ci saranno altre visioni. L’orizzonte si perde lontano e la vera casa di attende oltre. Davanti ancora tanti territori inesplorati da scoprire. In questo viaggio, tanti compagni. Chi incontri lungo la strada e prosegue con te. Chi si ferma e abbandona. Un viaggio diverso lo attende. Chi ti precede, inarrivabile e chi ti segue. Chi ci chiede aiuto, chi ci dà aiuto. Questi compagni rendono la strada meno ardua. Siamo specchi e ognuno vede nell’altro i propri difetti o un risultato da raggiungere. Ci mostrano i nostri errori. Sono lì a ricordarci che dobbiamo restare umili e che la perfezione è solo un ideale. Lo percepiamo. Quando nella pratica siamo fuori fuoco lo sentiamo, nelle ossa e nella mente. La musica è stonata e i suonatori distratti.  Così come quando facciamo bene non ci sono dubbi.  I suonatori suonano come un solo strumento. Il flusso ci attraversa e ci conforta. La stella cadente balena nell’oscurità e ci mostra per un istante come sia bello il paesaggio davanti. E allora ripartiamo, con fiducia.

Mario, Ottobre 2022