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Categoria: Storia del Tai Chi

Taijiquan riconosciuto patrimonio culturale Unesco

(ANSA-XINHUA) – PECHINO, 17 DIC – L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) oggi ha inserito l’arte marziale cinese del taijiquan nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. La decisione è stata annunciata durante la riunione online del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale tenutasi dal 14 al 19 dicembre a Kingston, capitale della Giamaica.


    Il taijiquan, un tipo di arte marziale tradizionale nota anche come tai chi, è nato a metà del 17° secolo nel piccolo villaggio di Chenjiagou, situato nella provincia dello Henan in Cina centrale, prima di diffondersi in più di 150 Paesi e regioni con oltre 100 milioni di praticanti. Chenjiagou ha decine di scuole di taijiquan e attualmente più di 800 maestri, che attirano allievi da tutto il mondo.
    “Il taijiquan non è solo uno sport per far stare le persone in forma, ma contiene anche la cultura e la filosofia cinese”, ha detto Yan Shuangjun, un ricercatore di taijiquan. “La candidatura è stata presentata nel 2008 e ora abbiamo ottenuto una vittoria che aiuterà questo sport a raggiungere più luoghi”.
    “Il taijiquan è uno dei più importanti eventi di wushu (arti marziali cinesi) a essere promossi dalla Federazione Internazionale Wushu. La sua inclusione è di grande importanza per la promozione a livello globale del wushu e soprattutto del taijiquan”, ha detto Zhang Qiuping, segretario generale della Federazione Internazionale di Wushu.
    Dal 2014, ogni due anni la Federazione Internazionale di Wushu tiene i Campionati del Mondo di Taijiquan, offrendo una piattaforma per la comunicazione e apprendimento tra i campioni del taijiquan e i suoi appassionati in tutto il mondo.
    A gennaio 2020 il taijiquan è diventato un evento ufficiale dei Giochi Olimpici Giovanili di Dakar del 2026. (ANSA-XINHUA).

fonte: Cina: Taijiquan riconosciuto patrimonio culturale Unesco – Dalla Cina – ANSA

Origini e cenni storici del Tai Chi

L’unico dato certo circa la nascita della disciplina del Tai Chi o Tai Chi Chuan è che risale al 1600 d.c. in quanto a partire da questa data appare per la prima volta una codificazione scritta di tale disciplina. Antecedente le discipline taoiste non avevano nessuna forma codificata ma venivano tramandate ed insegnate attraverso il rapporto personale tra maestro e discepolo.

Riguardo la storia, i dati a disposizione sono molti ma bisogna tener presente che spesso questi sono rivestiti da leggende o presentano impronte esoteriche che possono sviare l’autenticità delle radici storiche del Tai Chi Chuan e quindi poco attendibili.

391px-ChangsanfengL’ideatore del Tai Chi Chuan, secondo la leggenda, fu il monaco Chang San Feng ( Zhang sanfeng (張三丰) vissuto nel XII secolo.
Avendo avuto questi già una lunga esperienza nelle arti marziali del Shao-Lin, ma scontento per la durezza di tale stile, egli le combinò con le tecniche respiratorie taoiste, la filosofia dei CHING, l’alternarsi di yin e yang, per creare uno “stile interno”. Si racconta che Chang San Feng, dopo aver spiato l’attacco di una gazza contro un serpente, si rese conto che la morbidezza e la rotondità dei movimenti del rettile annullavano gli attacchi della gazza e che, allo stesso tempo, la leggerezza e la velocità dei movimenti della gazza impedivano al serpente di attaccarla.

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Esistono anche altre tradizioni che attribuiscono l’origine del Tai Chi Chuan ad altri personaggi; comunque essi fossero, tutti i maestri insegnarono solo ad allievi fidati e solamente nell’ambito della propria famiglia. Non fissarono mai le loro tecniche per iscritto, per non farle giungere, in tempi insicuri e crudeli, nelle mani sbagliate. Esistono vari stili di Tai Chi Chuan: CHEN,YANG,WU, HAO, SUN. Quello a cui noi facciamo riferimento è lo stile Yang.

Yang-singleYang Cheng Fu è stato il primo a divulgare il Tai Chi Chuan fuori dall’ambito della propria famiglia e degli allievi fedeli. Lasciò da parte l’aspetto marziale della pratica, per stabilire fra mente e corpo una relazione e avvantaggiare la prevenzione delle malattie. Gli stessi principi vennero accolti nella elaborazione della Forma di Pechino che è la più moderna forma di Tai Chi Chuan voluta negli anni 1950-1960 dal ministro della Pubblica Educazione Fisica Della Repubblica Popolare Cinese. In Cina, la Forma di Pechino fa ancora parte dell’insegnamento ufficiale scolastico, nella veste di ginnastica psicofisica ; viene praticata negli ospedali, nei parchi e nelle piazze dei villaggi e delle città. Questa forma è assai semplice; sono state eliminate le ripetizioni ed è quindi di breve esecuzione, ma è altrettanto completa dal punto di vista terapeutico.

E’ dolce, armoniosa, lenta, tonificante e curativa.

Franca Fraschini Duvia

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